Carpe diem!

Ecco, quello che penso della cultura: tutto quello che dice e che fa il prof. Keating dell’Attimo fuggente di Peter Weir lo condivido con ogni pezzo di me stessa. Oh, capitano, mio capitano! La poesia, la cultura che senso hanno? Attraverso la cultura, la letteratura, le storie possiamo vivere più profondamente, imparare a pensare con la nostra testa, ad assaporare le parole, a rendere limpidi i nostri pensieri…

Ho pianto, ho pensato, come la prima volta che ho visto questo film, molti anni fa. Più della prima volta, ho apprezzato la maestria del regista: un film perfetto (anche se io non sono un esperta di cinema, ma il buon Enrico Nosei della Cineteca, che introduce i film della rassegna di Nei libri c’è la vita ci dà sempre dei buoni suggerimenti per capirci qualcosa).

E poi con i ragazzi e le ragazze del Rosa Luxembourg, con Alì e Said, con le insegnanti e gli insegnanti, e con tutte le persone presenti abbiamo parlato del film, della scena che ci aveva colpito di più e perché. Ogni intervento illuminava un pezzetto di significato, concretizzava, lì, in mezzo a tutt* noi, il senso che quella storia aveva avuto una volta incorporata all’esperienza di ciascun*.

Poi siamo andat* in cabina, a vedere come si proiettano i film (ah sì, perché questo film era ancora su pellicola, circa 3 kilometri di pellicola per ciascun tempo, come ci aveva anticipato Enrico).

E così con Marco, l’operatore, abbiamo visto i macchinari, le pizze, e anche quelle specie di hard disc in cui sono custoditi adesso i film in digitale, insomma la materia di cui è fatto un film. E abbiamo capito per esempio che le pizze pesano tantissimo, che l’intervallo tra il primo e il secondo tempo è necessario perché bisogna cambiare la “pizza”, che se no un intero film non ci sta tutto insieme sulla macchina. Ora, con il digitale, l’intervallo si può non fare, non serve. Casomai si fa per poter vendere i popcorn, ma è un’altra storia.

Insomma un bellissimo pomeriggio. Il prossimo film è il 16 marzo, sempre alle 17, al Meet, in Viale Vittorio Veneto 2: La casa dei libri (Isabel Coixet, 2017).

Venite, vi aspettiamo.

Ragazz*, nei libri c’è la vita (e anche nei film), davvero.

Come dice Walt Withman: …Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso!


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