Questo è un racconto di Alì Abdelaziz, ispirato a Il castello errante di Howl (famoso film di animazione di Hayao Miyazaki, tratto dal romanzo di Diana Wynne Jones). Ne abbiamo parlato in un incontro del progetto Nei libri c’è la vita al CAG Cattabrega e Alì ha prodotto questa bella storia e poi ne ha fatto un piccolo audioracconto, accompagnandolo con le percussioni (Fabio Brambilla ne ha curato il montaggio audio).
A me piace molto, spero anche a tutte e tutti voi che leggete 8pagine.
Tring
“Ora è buio non vedo nulla” dice Ali
La storia inizia due anni fa con Ali, un ragazzo di 17 anni, non troppo alto ma neanche basso che ha dei poteri magici, ma il suo problema è che ama combattere contro i forti.
Un giorno decide di partire per un viaggio per scoprire i suoi limiti.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Aiuto!”….Che caduta! Ma dove sono?”
“Stai bene, String?”
“Dove sono e perché mi chiami String?”
“Allora tu sei straniero, String”
“Come l’hai capito, ma io dove sono? e non devi chiamarmi String”
“Ti racconto la storia di questo posto, String”
“Va bene racconta, ma dovresti sapere una cosa: Io mi chiamo Ali”
“E io mi chiamo Aihara. Questa è la città di String che in Mushoku Tensei vuole dire ‘prigione’, String”
“Ah, vero? Ma non ho capito ancora perché continui a dire ‘string’”
“Perché questo luogo è stato incantato dal grande mago Howl che ci obbliga a dire ‘String’ alla fine di ogni frase e per questo questa città viene chiamata String, String”
“Figo! Penso che sono caduto nel posto giusto. Dove posso trovare Howl?”
“Per incontrarlo dovrai giocare a Tring, String”
“Che gioco è?”
“’Tring’ in Mushoku Tensei vuole dire ‘libertà’, String. È una sfida che si fa ogni anno per liberarsi da dover dire String alla fine di ogni frase e oggi è l’ultimo giorno per le iscrizioni. Durante la consegna del premio potrai incontrare Howl ”.
“Ok ora voglio giocare!”
Dopo tre giorni di prove di ogni genere, Alì vince su tutti i concorrenti.
“Erano loro molto scarsi o sono io troppo forte? L’importante è che ho vinto ed è arrivato il giorno di vedere Howl, String”.
“Ricordati Alì alla fine di ogni frase dovrai dire String per non essere in pericolo, String” dice Aihara.
Quando Ali viene chiamato nel castello per avere il suo premio.
“Howl, ti sfido!”
“Hhahahaha sei coraggioso! Va bene. Oggi si svolgerà questa sfida.”
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Howl sta per vincere e Alì sta per perdere ogni speranza. Ma arriva una voce misteriosa.
“Alì sono tua madre, Ristarte, la dea della guerra, ti darò la mia spada per liberare questa città, ma, mi raccomando, non romperla!”
“Ah, ma ci sono degli dei in questo mondo…ottimo! Grazie!”
“È questo è il modo di parlare a tua madre? A tua madre che viene in tuo aiuto? Forse non ti ho insegnato abbastanza bene l’educazione, Alì, poi faremo i conti!”
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Grazie anche al dono della madre, Alì vince e libera il paese dall’incantesimo.
…….
“Che bel suono, ma non è la mia sveglia africana”
“No no figlio mio, sono qua per educarti”
Dopo una lunghissima sgridata il nostro educato Alì finisce il suo viaggio e decide di non viaggiare più, di mettere la testa a posto e di andare a lavorare come operaio, guadagnando tanto.
Un giorno, aprendo una botola, scopre un passaggio misterioso e da qui avrà inizio un altro viaggio e una nuova avventura.
È laureata in filosofia. Si interessa di pensiero, linguaggio e neuroscienze. È collega e amica di Rossana Di Fazio, con la quale ha fondato L’Enciclopedia delle donne. Collabora attivamente a 8pagine.
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