Da sempre mi interessa scoprire i vari meccanismi dei processi creativi, dalla creazione di una canzone o di un film al progetto di una casa. Poter entrare nella mente di altre persone ci arricchisce, ci mostra un metodo di ragionamento diverso dal nostro e questo mi ha sempre affascinato molto.
Io amo la musica, può sembrare una banalità ed effettivamente lo è, ma sta di fatto che passo ore e ore ad ascoltare musica di ogni genere; ho anche avuto una fugace carriera musicale dettata dall’incostanza e dalla pigrizia, ma questa è un’altra storia molto più noiosa rispetto a quella che vorrei raccontarvi.
Il genere musicale dominante dagli anni novanta ad oggi è senza dubbio l’hip hop, siamo praticamente cresciuti insieme eppure me ne sono reso conto solo recentemente. “Hip hop”, poi, vuol dire molto poco, essendo infatti un macrogenere che comprende tantissime sfumature diverse: conscious hip hop, rap, trap, g funk e altre ancora.
I campionamenti, ovvero i samples, sono alla base di questo genere, una vera e propria evoluzione della musica, che offre la possibilità di creare qualcosa di nuovo partendo dal passato. Qualsiasi cosa può essere un sample, dal discorso di un politico a un riff di chitarra dei Queen. Pochi secondi di questo audio che viene distorto, ripetuto, velocizzato o rallentato. Utilizzare un sample è come prendere il seme da un albero e far crescere una nuova pianta, che manterrà delle similarità con l’originale ma allo stesso tempo avrà una sua identità nuova.
Tra i primi progetti che esplorano questa pratica ci sono: Paul’s Boutique dei Beastie Boys (uscito nel luglio del 1989) e 3 Feet High and Rising dei newyorchesi De la Soul (uscito nel marzo 1989). Due album sperimentali che hanno cambiato la storia della musica. Pensate che in tutto l’album dei Paul’s Boutique sono ci sono 105 canzoni campionate. I più scettici e tradizionali guardano con sospetto a questo mondo dubitando persino che si tratti di musica, perché si basa sul riprendere dal passato e non sul creare qualcosa di totalmente nuovo. Ma è un ragionamento estremamente banale che dimentica un piccolo dettaglio grande come il monte Everest; i musicisti e gli artisti si sono sempre fondati o ispirati al passato, basti pensare a band del calibro dei Beatles o dei Rolling Stones che hanno basato la prima parte della loro carriera sul riprendere vecchi brani per renderli loro.
I samples sono l’evoluzione della cultura musicale, permettono di dare nuovi significati alle stesse melodie o alle stesse parole.
Pensate a La di da di da, brano del 1984 cantato a cappella dal rapper Slick Rick e dal beatboxer Doug.E.Fresh: questo pilastro dell’hip hop alterna parti cantate con momenti più ritmici, questa sua varietà gli ha permesso di essere campionato più di 547 volte. Una canzone che è stata utilizzata in brani celebri di Hypnotize di The Notorius B.I.G.(1997) o alla vincitrice di un Grammy I Wanna sex you up de C.M.B.(1991), la stessa Amy Winehouse fa alcune citazioni nel suo album Back to Black (2006).
Anche Snopp Dog e Miley Cyrus hanno campionato questo brano, che è stato quindi come vedete utilizzato da artisti molto diversi tra loro, facendo di questa canzone un ingrediente da aggiungere per mantenere una tradizione e allo stesso tempo stravolgerla. Se quindi i sample rappresentano la cultura musicale di una persona, quindi i suoi gusti e la musica con la quale è cresciuto, immaginate la moltitudine di artisti che ci offre uno sguardo sul proprio passato in una forma nuova. In questo modo noi conosciamo sia una musica nuova che una musica passata.
È impossibile nominare tutti gli artisti che hanno creato o utilizzato i sample, posso però elencarvi alcuni dei miei preferiti, come Kanye West, probabilmente il più grande artista dell’ultimo ventennio; una cultura musicale immensa e varia che si può ammirare in tutta la sua discografia, a partire da The college Dropout (2004) per finire con il più recente Donda (2021).
Anche Kendrick Lamar ha portato questa forma d’arte ad un altro livello con testi profondi e incredibilmente toccanti che hanno elevato il conscious rap; vi invito ad ascoltare tutta la sua discografia ma in particolare To Pimp a Butterfly (2015) e Damn (2017), due album semplicemente fantastici che mostrano quanto magnifica sia la diversità musicale nella quale l’hip hop si può manifestare.
Vi consiglio di ascoltare qualsiasi brano o artista che non avete mai sentito leggendo questo articolo, perché la musica è conoscenza e condivisione, sarei quindi ipocrita a non lasciare qualche altro consiglio musicale che vi mostri il magico mondo dei sample, mondo che spero sarete curiosi di apprezzare almeno un pochino.
Graduation (2007) Kanye West
Late registration (2005) Kanye West
Igor (2018) -Tyler The Creator
The Low End Theory (1997) – A Tribe Called Quest
Blonde (2016) – Frank Ocean
Qui di seguito i link:
Paul’s Boutique
3 Feet High and Rising
College Dropout
Donda
To Pimp a Butterfly
DAMN
Graduation
Late Registration
Igor
The Low End theory
Blonde
Whosapled è un sito che permette di conoscere tutti i campionamenti di ogni brano, sapere quante volte un brano è stato campionato e dove.
Sono un ragazzo di quarta liceo e abito a Milano, mi piace osservare ciò che mi sta attorno e farmi domande, parlare a sproposito e sorridere agli sconosciuti per strada.
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