Una inchiesta di 8pagine, maturata nel corso delle redazioni aperte. Ci siamo chiest*: perché non confrontarci su un tema così importante su cui ragazze e ragazzi hanno tanta esperienza?
Caso o destino, l’incontro con l’insegnante condiziona molto la vita, non solo l’apprendimento o il “rendimento” scolastico, ma anche le scelte, l’idea di ciò che sappiamo o non sappiamo affrontare. Un incontro umano, prima di tutto, importantissimo. Ecco quindi la prima puntata di questa inchiesta, le risposte di Ludovica e Sofia a cura di Sofia Neri (che frequenta la seconda media), e quelle di Jhainnie, che ha già concluso le scuole superiori.
Partecipa anche tu: rispondi a queste domande e intervista a tua volta amici e amiche, poi manda a 8@8pagine.com specificando il tuo nome e la tua età.
Se vuoi puoi scaricare da qui il documento di word con le domande e lo spazio per le risposte.
Nella tua vita hai mai incontrato insegnanti bravi?
Ludovica: No, mai; non ho avuto questa fortuna, ho avuto insegnanti sicuramente qualificati ma nessuno in grado di tirar fuori il mio potenziale.
Sofia: Sì, per adesso non ho mai incontrato insegnanti non validi o non bravi, partendo dalla materna fino ad arrivare a dove sono ora tutti, chi più e chi meno, mi hanno capita, hanno capito le mie difficoltà e i miei bisogni.
Jhainnie. Sì, la mia prof di italiano e storia che ho avuto dalla prima alla quarta superiore. Era un po’ come una mamma.
In base alla tua esperienza, cos’è che fa di un* maestr* un* brav* insegnante?
Ludovica: La preparazione, ma deve anche saper trasmettere passione, coinvolgimento e buon esempio.
Sofia: Quando non passa le ore solo a spiegare, ma a riflettere con gli alunni su argomenti importanti iniziando
discussioni. Quando si mette nei nostri panni, per capirci a fondo e far sì che non ci trascuriamo per stare dietro alla scuola.
Jhainnie. Comprensione. La severità è giusta finché è costruttiva.
Quando invece secondo te un* insegnante non è bravo?
Ludovica: Quando accusa i suoi alunni, penalizza i più bisognosi e quando mette in ridicolo o mortifica un* alunn* davanti a tutti.
Sofia: Quando espone qualcuno, con le sue difficoltà, davanti a tutt* mettendolo a disagio, oppure, quando ci mette pressione con i voti facendoci entrare in uno stato d’ansia oppure quando non si immedesima dandoci anche tre capitoli da studiare senza averli spiegati…
Jhainnie: Quando pensa solo alle valutazioni e non all’apprendimento in sé, e quando dà più importanza al voto singolo e non al miglioramento.
Se tu insegnassi come ti comporteresti?
Ludovica: Starei attenta all’ascolto della singola persona, insegnerei che ognun* eccelle in qualcosa e, se è carente da qualche parte non significa che sia meno brav*.
Sofia: Mi metterei nei panni de** mie* alunn* e darei lavori da svolgere non pesanti, ma coinvolgendoli in modo da non stressarli, poi affronterei argomenti personali con loro e sarei disposta a sospendere ore di lezione per parlarne.
Jhainnie: Mi sforzerei di essere comprensibile, e cercherei di riempire le loro lacune cercando di capire le loro difficoltà.
Se fossi un* insegnante quale sarebbe la cosa che vorresti davvero insegnare?
Ludovica: Ad aver chiari gli obiettivi, perseverare; e che senza sforzo non si ottiene nulla; a dare il meglio e a credere in se stessi.
Sofia: Vorrei saper insegnare a non abbattersi mai, ad affrontare ogni ostacolo, per quanto possa essere difficile; e a parlare a esprimersi, non importa l’argomento, basta sfogarsi con qualcuno.
Jhainnie: L’educazione e l’umiltà.
Se fossi un* insegnante in che modo aiuteresti i tuoi alunni?
Ludovica: Con la creatività e lezioni divertenti, non infantili ma neanche noiose, che coinvolgano tutt*.
Sofia: Cercherei di programmare la lezione in modo che a tutt* risulti semplice seguire, e li motiverei – ma non come molti insegnanti fanno, abbassando ii voti – convincendoli a dare il meglio.
Jhainnie: Non sarei un semplice insegnante, ma anche un amico. Perché a volte i problemi non sono a scuola ma anche al di fuori, e avere un buon rapporto con l’insegnante aiuta l’apprendimento. E farei lezioni capovolte, in cui le ragazze e i ragazzi prendono il posto dell’insegnante.
Leggi l’intervista precedente a Sofia, Ludovica, Jhainnie
https://8pagine.com/la-buona-maestra-il-buon-maestro-n-2/
in questo 2022 fanno parte della redazione Giada Carideo, Martina D’Agostino, Rossana Di Fazio, Clarissa Limonta, Giada Taglietti
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