TITOLO: Freedom Writers
GENERE: Drammatico
ANNO DI USCITA: 2007 (Stati Uniti)
DURATA: 123 minuti
TRAMA:
Il film è tratto da una storia vera. La professoressa Erin Gruwell è agli inizi della sua esperienza professionale. Le viene affidata la classe “peggiore”, ma in quanto insegnante è decisa ad unire i suoi alunni.
Siamo nel 1994, a Long Beach in California; l’intera città è piena di gang rivali e ragazzi e ragazze della classe ne fanno parte: bianchi, neri, asiatici e latini, ognuno occupa uno spazio preciso e dal minimo contatto può scaturire violenza e a volte morte.
La professoressa Gruwell riesce a coinvolgere tutt* con giochi e strategie di coinvolgimento, paragonando la loro situazione a quella dell’Olocausto: la gang più forte avrebbe fatto qualunque cosa per essere la più forte, anche a costo di sterminare tutti.
Questo metodo di insegnamento è un po’ controverso, e suscita discussione fra gli/le altr* insegnanti e le autorità scolastiche. Gruwell organizza gite, brindisi e allieve e allievi si cimentano per la prima volta nella lettura: leggono “Il diario di Anna Frank“ e riusciranno a contattare Miep Gies, la signora che l’aveva nascosta.
Erin non si limita a insegnare, ma anche a conoscerli: a metà percorso, a* ragazz* viene chiesto di scrivere giornalmente sul loro diario; citazioni, pensieri, canzoni, poesie, passato, presente e futuro.
Da questi loro racconti, verrà scritta la raccolta The Freedom Writers Diary, pubblicata nel 1999.
PENSIERO:
È uno dei film che mi è rimasto più impresso nella testa. Non è fantascientifico, di avventura o fantasy.
È tratto da una vera esperienza e ciò lo rende più reale ed emozionante, più vicino a noi.
Tratta di tematiche conosciute a tutti: i problemi de* ragazz*, l’indifferenza degli adult*, il razzismo.
Parla di student*, scuola e del rapporto fra alliev* e insegnanti ; è uno di quei film da guardare assolutamente durante le lezioni.
“Quando sei morto guadagni rispetto? Ma sai cosa succederà? Che marcirai sottoterra mentre gli altri continueranno a vivere. Non una sola persona vorrà ricordarsi di voi perché l’unico ricordo che avete lasciato al mondo è questo”.
EG
Sono Jhiannie “Gianni” King, un ragazzo semplicissimo e con il sangue filippino. Ho poco da perdere e tanto da imparare. Ho incontrato 8pagine durante due redazioni aperte e ora, finito il liceo, collaboro a questo progetto.
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