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Fare nomi e cognomi, illuminare un passato prossimo. Sulla Giornata della memoria

Il 27 Gennaio è una data facile da ricordare quando si è a scuola. È quel giorno dell’anno in cui la maggior parte delle scuole di ogni ordine e grado si assume l’arduo compito di ricordare quello uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Le istituzioni scolastiche hanno il dovere di dare valore allo studio della Storia, ma è difficile non chiedersi quanto queste strategie siano efficaci considerando che, secondo i dati 2020, il 15,6% della popolazione nega la realtà storica della Shoah. 

Le iniziative proposte agli studenti sono moltissime e di vario genere, ma raccontare cosa è successo è sufficiente? Questa domanda diventa fondamentale se si considera che le prossime generazioni non avranno la possibilità di incontrare personalmente chi ha vissuto gli eventi in prima persona. 

L’importanza dell’incontro in questo caso è inconfutabile e supportata dalle numerose testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscere e parlare con personaggi come Liliana Segre. Come ha scritto Daniela Padoan nella voce che le ha dedicato sul sito encicloopediadelledonne.it: “Ciò che posso dire di Liliana Segre è la mia soggezione. Perché Liliana porta in sé Auschwitz, e la severità che questo comporta. Lei sa che Auschwitz è accaduto, che Auschwitz ha potuto accadere.
Segnalo inoltre che su encicloopediadelledonne.it sono molte le voci dedicate a persone spesso misconosciute, come Charlotte Salomon, Ondina Peteani, Luciana Nissim: vite diverse che chiariscono aspetti diversi di una storia complicata e terribile.

E forse è questo il punto, sul quale occorre agganciare il bisogno che abbiamo di conoscenza storica, perché la Storia non è una semplice successione di avvenimenti. L’importanza di un evento è tale per la portata che ha non su un concetto astratto di umanità, ma sulla vita concreta di persone con un nome e un cognome.
Per questo trovo efficaci e utili iniziative come le Pietre d’inciampo, o siti come Illuminate the Past, che permettono di accendere una memoria commemorativa per una vittima della Shoah, indicandone nome e cognome. Per incentivare la memoria non solo del passato, ma soprattutto delle vite che sono state perse in una Storia che bisogna conoscere e far studiare.


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