Leggere i giornali è una grande occasione per guardare le questioni da vicino. È una scelta che può fare la differenza fra il “sentito dire” e il farsi una idea più precisa di una questione di attualità. Certo, quotidiani e settimanali non sono sempre scritti per essere compresi da tutte le persone o le età, tuttavia capirci qualcosa non è affatto una missione impossibile, anzi, è una attività affascinante. È quello che abbiamo fatto durante la redazione aperta del 17 novembre scorso con un gruppo nutrito della 1 c, già autrice di un articolo di 8 pagine sulla cop26. E mentre le politiche per il pianeta passano dalla prima alla quinta, sesta, decima pagina, ecco qui una antologia di cronache e osservazioni tratte da alcuni quotidiani e settimanali, notizie che hanno suscitato fra noi curiosità e interesse; notizie preoccupanti, così così e decisamente buone: segno che un altro mondo è possibile, ma che va costruito da oggi stesso. Un grazie particolare a Federica Peressotti.
Rendere le città più vivibili, di Ettore Montigelli
Avere una città migliore è fondamentale, perché altrimenti la vita diventa impossibile. Si dovrebbero aggiungere molti più spazi verdi; per esempio quando c’è uno spazio vuoto ci si costruiscono sempre case e palazzi, invece si dovrebbero creare dei parchi naturali, così gli alberi potrebbero assorbire l’anidride carbonica e trasformarla in ossigeno. Si devono aumentare le centrali che producono energia elettrica usando fonti rinnovabili rispetto alle fonti non rinnovabili.
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Cenere dall’Etna, di Niccolò Lavieri
Quando l’Etna fa boati, la gente non si preoccupa di terremoti o altro, ma di quanta cenere cadrà dal cielo. Un tappeto nero ricopre le case, le strade, le terrazze, non parliamo delle piscine.
Dallo scorso febbraio a oggi i parossismi del cratere con fontane di lava sono stati ben 52.
Senza contare i danni diretti, bisogna dire che i lapilli sono utili in agricoltura e nel giardinaggio e vengono venduti a 20 euro a tonnellata. Ma nelle settimane di pioggia sono state raccolte 70mila tonnellate di cenere, e per spalarla ci sono voluti interventi dell’Anas. ma questo numero va moltiplicato per i 21 comuni etnei. I danni variano da zona a zona – per esempio, quando c’è stata una pioggia di cenere, mentre mi trovavo in quella zona, un granello si è conficcato nella mano.
A causa della cenere si sono bloccate strade, e per andare da un posto all’altro ci si metteva tantissimo.
Come sappiamo l’Etna è un vulcano di 3.357 metri, il più alto d’Europa, e se devo essere sincero la gente se ne sta un po’ fregando. (fonte: “L’essenziale”, 13 novembre 2021)
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Son tornate le tartarughe, di Andrea Anita e Anna
Le tartarughe sono animali in via di estinzione e sono molto importanti per il ciclo della vita. Nell’isola di Ocean Cay (divenuta riserva marina delle Bahamas esclusiva per le crociere msc…) sono tornate: erano sparite dopo la costruzione di un sito industriale per l’estrazione della sabbia. Dopo due anni dalla chiusura delle attività industriali sono ritornati aragoste, stelle marine, razze e tartarughe marine, e c’è speranza di ripopolare anche il mare di coralli. A nostro parere si devono pensare modi per non inquinare – si stanno progettando delle navi da crociera a idrogeno, per esempio -, e soprattutto bisogna fare in modo che gli animali non se ne vadano dai loro territori. (fonte: “Corriere della sera”, 5 novembre 2021)
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Il ritorno degli animali nel Tamigi, di Chiara Mazza e Lisa Grasseni
Per colpa dell’inquinamento industriale, il fiume Tamigi che attraversa Londra era stato considerato biologicamente morto dal 1957. foortunatamente grazie agli interventi contro l’inquinamento il fiume ha iniziato a ripopolarsi contanto oggi oltre 100 specie animali. Spesso infatti non è troppo tardi per rimediare ai danni procurati alla natura, serve solo impegno e qualche sacrificio. Nonostante la bellissima notizia del ripopolamento il Tamigi sconta gli effetti della crisi climatica e ambientale, infatti le sua temperatura si sta innalzando e una grande quantità di rifiuti di plastica si sta accumulando sulle sue rive. (fonte: https://www.ohga.it , 15 novembre 2021)
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Vi racconto 3 buone idee, di Lorenzo Muzzio
- I ciclisti non solo non inquinano, ma sono meno esposti all’inquinamento rispetto agli automobilisti che spendono intere giornate bloccati nel traffico. prendi una mascherina per proteggere i tuoi polmoni.
- Sogni d’oro alla tv. Se tendi ad addormentarti davanti alla tv programma un orario di spegnimento.
- accendi, collega e scarica. Dona a qualcuno – magari a te stesso – un lettore mp3 acquista anche un caricatore a energia solare. La tua voglia di musica non produrrà CO2.
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L’Italia e il clima che cambia di Luigi Brambilla
L’Italia è il luogo in cui viviamo e deve essere trattata bene. In Italia l’innalzamento delle temperature e del livello dei mari ha conseguenze su tutta la penisola: al sud ci saranno maggiori siccità, al nord piogge più frequenti. Si può pensare a un calo della produzione dei terreni agricoli. Secondo me bisogna prendere provvedimenti per limitare questi grossi danni che danneggeranno la nostra e la futura vita in questo bellissimo Paese.
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La voce potente di Txai, di Anita Moscati e Anna Schenetti
“la terra sta parlando e ci dice che non abbiamo più tempo” queste sono le parole dell’ambiziosa Txai Suruì. Ha solo 24 anni ma lotta contro la deforestazione della foresta amazzonica. La cosa la riguarda da vicino, perché la sua gente vive lì da 6000 anni. Generazioni possono testimoniare diversi fatti che derivano dalla crisi climatica: gli animali muoiono, e così i fiumi e le piante.
Il discorso grandioso di Txai è stato elogiato da tanti presidenti, ma nonostante lei sia impegnata in una buona causa, è malvista dal presidente del Brasile Bolsonaro. È stata tra l’altro bullizzata nel corridoio da un funzionario del ministero dell’ambiente che l’ha accusata di “colpire il Brasile”. È una ragazza molto intelligente e tutti noi dovremmo ascoltarla.
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Un volo di Bezos inquina come un miliardo di poveri… di Andrea
Jeff Bezos è l’uomo più ricco del mondo (dopo Elon Musk, ndr). Si è calcolato che uno dei suoi “voli spaziali” inquini come 1 miliardo di persone povere. Credo che a lui non interessi nulla di tutte le cose che ha, perché è così ricco e può comprare tutto. Invece le persone povere sono molto rispettose dell’ambiente perché trattano i doni della natura come la cosa più preziosa del mondo. A mio parere le persone ricche devono essere rispettose dell’ambiente e donare alle persone povere. La terra devono sostenerla invece che rovinarla perché è nelle mani dei bambini e, se gli adulti continuano così, non avremo un posto in cui vivere.
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Centrali a carbone italiane, di Ivan Andriola
Dall’alto la ciminiera di Civitavecchia alta 250 metri domina la città dal 1953, sprigionando gas. Ancorate a un molo due navi stanno scaricando il carbone attraverso un nastro per condurlo a una area di stoccaggio a forma di cupola. Le centrali a carbone, anche in Italia, sono costrette a chiudere entro il 2025, durante la cop26 si è parlato del fatto che l’uscita dal carbone è fondamentale per contenere il surriscaldamento globale. In Italia ci sono ancora sei centrali a carbone .(fonte: “L’essenziale” 6 novembre 2021)
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La delusione di Greta, di Allegra Pentimalli
Greta Thurnberg e il movimento dei Fridays for future escono delusi dal summit di Glasgow. L’unico cambiamento utile secondo loro è un cambiamento radicale. Non hanno paura di criticare il bla bla bla. Le persone non si stanno rendendo conto che terribile situazione stiamo vivendo. E a mio parere l’unica persona che può davvero portare avanti questi progetti di cambiamento è Greta. Grazie alla sua iniziativa le voci delle generazioni future oggi sono ascoltate e tutti sanno che non c’è nessun Planet b, nessun pianeta bla bla bla!
È da anni che parliamo di ecologia
per caso non vi viene un po’ di nostalgia
del mondo che c’era che adesso non c’è più
il mondo non ci potrà perdonare
ma se facciamo qualcosa ci potrà ripensare (Allegra Pentimalli)
nel 2021 la classe prima C SMS “G. Verdi” – IOMS di Milano è composta da Ivan Andriola, Luigi Brambilla, Lavinia Carachino, Andrea De Simoni, Olivia Ferrari Boneschi, Lisa Grasseni, Guido Guidara, Chiara La Leggia, Niccolò Lavieri, Chiara Mazza, Greta Mencarelli, Alessandra Merlo, Ettore Montingelli, Anita Moscati, Lorenzo Muzzio, Federico Pastacaldi, Allegra Pentimalli, Angelica Prado, Souhail Rimoldi, Guglielmo Scala, Anna Schenetti, Giovanni Vadrucci, Chiara Zagaria, Giacomo Zambon.
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