Ho filmato questo muro nel Policlinico di Milano, dove mi sono recata regolarmente per quasi un mese, a trovare una persona cara che doveva affrontare un intervento molto serio. Il muro riporta i ringraziamenti di chi si è sentito curato, di chi ha salvato la sua vita o quella dei suoi cari grazie alla sanità pubblica, fatta di persone che hanno scelto di studiare e curare, di persone che hanno scelto di diventare infermiere o infermieri.
Dopo quasi 8 mesi in cui mio marito e io siamo stati sballottati da un punto all’altro della città, senza una diagnosi convincente, siamo arrivati al Policlinico, al reparto di chirurgia vascolare e lì abbiamo trovato delle persone. Lo scrivo in corsivo per sottolineare che non solo abbiamo trovato competenza, ma anche umanità, qualcuno che ti guarda negli occhi e ti spiega quello che ti sta succedendo. Abbiamo trovato cura, attenzione e umanità fra dottori e dottoresse, fra infermieri e infermiere, nonostante siano sempre meno, nonostante abbiano turni sempre più pesanti e condizioni di lavoro sempre più difficili perché quando infermierə e medicə vanno in pensione non vengono sostituitə in un rapporto di 1 a 1 ma piuttosto per 4 persone che vanno in pensione, in media, se ne assume una soltanto.
Un articolo interessante de “L’essenziale” della scorsa settimana (4 dicembre 2021) si intitola “Chi si prenderà cura di noi?” e mette in luce la situazione sempre più pesante dei lavoratori e delle lavoratrici degli ospedali pubblici che non sono sufficienti alle necessità e dovendo conciliare lavoro, famiglia spesso rinunciano e cercano soluzioni alternative alla sanità pubblica.
Il Policlinico di Milano, come altri ospedali pubblici, è anche un grande centro di ricerca, ed è stato importante essere visitatə da giovani dottori e dottoresse attentə e preparatə, scrupolosə, prontə ad analizzare davvero la tua situazione, a non dare nulla per scontato.
Nascere, crescere, curarsi, guarire: sono fasi della vita che la ricerca e la buona medicina possono sostenere e accompagnare, e che riguardano proprio tutte e tutti.
Il muro racconta questo sentimento di gratitudine, attraverso migliaia di messaggi che corrispondono a piccole o grandi donazioni, una delle risorse importante che da sempre ha contribuito a fare del Policlinico un centro di ricerca d’eccellenza. Ecco un buon modo di interazione fra le persone, fra “privato” e pubblico, mettere a disposizione del pubblico le proprie risorse e non viceversa, depredarle per il proprio profitto a scapito della comunità.
Rossana Di Fazio cura con Margherita Marcheselli www.enciclopediadelledonne.it e ha ideato 8pagine freepress e i progetti a essa collegati.
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