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Abitare in cohousing: Base Gaia

Abitare in cohousing: Base Gaia

Abbiamo incontrato Irene, Francesco, Daniele, Irene, Giovanni, Francesco, un gruppo di ragazz* che vivono un’esperienza molto speciale di abitazione a Milano: il cohousing.
Caratteristica fondante di Base Gaia è l’autonomia: alcune persone, senza intermediari, hanno cercato un luogo per costruirsi la propria casa e si sono rivolte direttamente alle figure professionali che potessero aiutarli a realizzare ciò che stavano immaginando insieme: un modo collaborativo di abitare (noto anche come cohousing).

Ragazz* di tutte le età a Base Gaia

Com’è fatta Base Gaia?
Ogni famiglia (10 in tutto) ha un proprio appartamento e condivide con le altre un’area all’aperto, un locale dedicato ai prodotti dei GAS (Gruppo acquisto solidale), una lavanderia comune, una terrazza. Inoltre i 200 mq. al pian terreno sono Spazi comuni (Salone polifunzionale, Cucina comune, Monolocale a uso foresteria, Stanza bambini). Base Gaia è una piccola comunità sociale aperta al quartiere e al territorio, che discute in assemblee e momenti aggregativi le modalità della convivenza e della gestione degli spazi.

Lavori

Irene, Francesco, Daniele, Giovanni, Francesco, Irene hanno dagli 11 ai 16 anni: un piccolo gruppo a cui piace stare insieme, dagli interessi più disparati, che vanno da arrampicata e scoutismo ad atletica ed hip-op. Li abbiamo intervistati curiosi di conoscere la loro vita in comune.

Che aggettivi usereste per definire la vita a Base Gaia?
Per noi è Frenetica, Gioiosa, Varia, Estroversa, Condivisa, Comune Responsabile, Rispettosa, Piena, Vivace.
Ci sono momenti in cui vi sentite troppo “gruppo ragazz*” e poco considerati come singola/o?
In Base Gaia ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero.
Le vostre istanze vengono prese in considerazione? C’è qualche esigenza che vorreste fosse maggiormente condivisa?
Le nostre proposte vengono prese in considerazione e spesso adottate, ma ci piacerebbe avere più momenti di riunione tra ragazz*.
A BaseGaia si riesce ad avere momenti solo per sé?
A Base Gaia ci sono più momenti personali e familiari che momenti comunitari, anche se questi ultimi vengono presi molto in considerazione; si tratta soprattutto di serate a tema (cene regionali, competizioni, gare di Lego), feste di compleanno, lavori di manutenzione comuni e la cura dell’orto. Alcune volte, però, in alcune case, ci sono troppo spesso ospiti piccoli di cui ci dobbiamo occupare.

Durante il lockdown vi siete sentiti in qualche modo “privilegiati” avendo a disposizione spazi e persone da frequentare senza barriere?
In Base Gaia ci sono molti spazi comuni, sia chiusi che aperti, che possono essere utilizzati anche durante i lockdown (come il cortile, il giardino, la cucina comune, la sala calcetto, la stanza yoga, il terrazzo) il che ha rappresentato un grande vantaggio in quel periodo.

Consigliereste ai vostri coetanei di vivere un’esperienza di abitazione come la vostra?
Sì e no. Lo consiglieremmo perché ci si può fidare dei vicini e si trova sempre una mano per dei lavori o anche solo compagnia, per la grande disponibilità di spazi e perché trovi sempre qualcuno con cui stare insieme e non annoiarti. Ma dipende molto dal carattere personale. Non tutti sono sempre disponibili ad avere un tale livello di socializzazione, soprattutto con i bambini più piccoli, e a partecipare appieno alle attività di manutenzione degli spazi comuni.
Ci piacerebbe conoscere gli altri ragazzi che come noi hanno collaborato con 8 Pagine!
Grazie ragazz*. Magari potremmo organizzare una riunione di Redazione proprio a Base Gaia! A presto quindi.
E grazie a Chiara Diomede per le foto!

Irene, Irene, Francesco, Daniele, Giovanni, Francesco, Francesco

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